Altrove

Altrove

E’ dove vorresti essere, in uno spazio immaginario eppure concreto come qui,
sulla barriera artificiale messa lì dall’uomo per contenere o a pelo sulla riva per galleggiare leggero nell’inconsapevolezza.

Altrove è scavare, buchi profondi da attraversare ad occhi chiusi
coi denti stretti in una morsa.
Altrove è lì per lì, quando non sai cosa fare e sbagli scelta, perché ogni decisione proviene da lontano persino quando si presenta improvvisa e finge di sorprenderti. Continua a leggere

Mancarsi

Mancarsi

Immaginavo una storia di lontananze, di costrizioni, forse di addii.
Pensavo all’orgoglio, al non voler cedere, al non saper perdonare perché Mancarsi è un verbo riflessivo che evoca l’assenza, il vuoto che prende forma nella distanza, quella malinconia insidiosa che corrode lentamente nei postumi di una separazione.

Un titolo fuorviante che mi ha lasciato intendere quel che non è, un piccolo inganno rovesciato nel momento in cui ho scoperto cosa realmente c’è in quel Mancarsi e, quasi come un’illuminazione, mi sono resa conto che il vero significato mi piaceva ancor di più di ciò che avevo inizialmente immaginato. Continua a leggere

Mentre viene giù

Boro

Picchia forte mentre viene giù. Si impegna a scendere e a colpire, a diffondere un rumore soffocato che scava e buca, implacabilmente. “E’ tutto sotto controllo”, se lo ripete a bassa voce Boro, l’unico ragazzo rimasto a fare da palo. Gli altri sono entrati nell’edificio, fra le mani i sacchi da riempire, sulle teste i berretti calati bassi per non farsi riconoscere. Boro ha il capo rasato, di berretti non ne ha voluti, si sente forte così, con il cranio liscio reso viscido dall’umidità. Continua a leggere