Per l’inferno che ti ho regalato **

Luca

Luca,
ho cercato a lungo parole oneste per giustificarmi.
Sono giorni che ci giro intorno senza trovarle, mi inerpico su specchi scivolosi, mi arrabatto in congetture senza fondamento, mi perdo in spiegazioni inconsistenti. Continua a leggere

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Nella notte del Bahrain

Bahrain

L’atmosfera del deserto rende tutto più ovattato.
I colori tenui della sabbia stemperano lo scintillio dei motori, la nebbiolina brumosa del tramonto dissolve l’incandescenza scarlatta dei freni e le luci artificiali che simulano linee di fuoco paiono smorzarsi lungo i bordi di Sakhir. Continua a leggere

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MS

Ne ha scattate tante di fotografie in giro per l’Italia, centinaia di immagini scaricate sul computer, dense di momenti dimenticati, scampoli di vita scrutati coi suoi occhi da vagabonda. Scatti immobili, fermi lì da anni che aspettano solo di essere osservati, scartati, forse scelti. Non ha mai avuto il coraggio, Diana, di mettere in fila tutti quei ricordi. Continua a leggere

La prova del miele

La prova del miele

L’ho trovato immobile, un romanzo ostinato, fatto di frammenti assemblati, di ricordi altalenanti, di ispirate citazioni. La narrazione statica è impresa ardua. Quando una trama vera e propria non c’è, i rischi sono altissimi, di non farsi capire, di essere travisati, di stancare. Quando, però, disseminate fra i capitoli, si incontrano verità lampanti, allora il valore si dispiega agli occhi di chi legge e ci si dimentica persino della mancanza di una storia. Continua a leggere

Le maglie *

le maglie

Conto le maglie, ma non so se devo contare i buchi che si formano nella trama o se devo numerare gli spazi in cui i fili si incrociano, si sovrappongono e poi si allacciano. E se non facesse differenza? Se alla fine del conteggio scoprissi che le maglie di una rete sono sia i vuoti che i pieni perché la geometria dei pescatori li fa coincidere perfettamente nei numeri? Continua a leggere