
Ha la delicatezza di una piuma che ondeggia nell’aria sospinta da una brezza leggera.
Quanto mi piace Eshkol Nevo.
Ha la delicatezza di una piuma che ondeggia nell’aria sospinta da una brezza leggera.
Quanto mi piace Eshkol Nevo.
Il sale della terra, il sole rovente nel cielo, il deserto che tutto inghiotte, il cuore di una madre disposta a dare la vita per salvare il proprio figlio, il coraggio di un figlio trattenuto nel silenzio. E poi i narcotrafficanti, le leggi del cartello, le teste mozzate e i segnali di avvertimento e la paura che si fa terrore quando arrivano i Jardineros. E poi ancora le poesie, le tazze di caffè, i giochi di parole, i libri letti ad alta voce e i pranzi di famiglia. E anche gli incontri, le anime perse e quelle in pericolo, i gesti delicati e le azioni crudeli, la coscienza e i suoi rimorsi e il cuore in pace che in pace non è mai.
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