Iglesiente

Iglesiente

Di chi è quella ragazza?

Zito la scruta tutti i giorni dall’inizio dell’estate. C’è ancora poca luce quando la vede attraversare, da sola e senza fatica, le dune sabbiose dell’iglesiente; c’è la luce di taglio di inizio mattino che scalda tiepida l’aria di Piscinas prima di arroventarla. Continua a leggere

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Virtual safety Spa

SPA

Aspettare e sperare, sperare ed aspettare. Così, per trecento km, nell’attesa che nulla accada, che non cambino le carte in tavola, che la strategia della sola sosta paghi.
Poi, a pochi metri dal traguardo, con Vettel che sfiora e manca l’ennesima impresa, penso alle parole di Nico Hulkenberg: I’m very frustrated and disappointed today.
Le pronuncio anch’io, con una sorta di disincantata rassegnazione che non si addice a Spa. Continua a leggere

L’uccello che girava le viti del mondo

L'uccello che girava le viti del mondo

Più o meno un anno fa, più o meno in questi giorni, Lisa mi scriveva:

“Ho letto Murakami, semplice come un fumetto giapponese,
complesso come un romanzo russo.”

Ho pensato spesso alle parole di Lisa, che i romanzi russi e i film giapponesi li ha sempre amati, che è lettrice competente e capace di giudicare.
Ho pensato alla semplicità e alla complessità, alla naturalezza e all’artificio, a quanto sia difficile coniugare certi estremi facendone un corpo solo, all’apparenza perfetto benché incoerente. Continua a leggere

La vendetta

La vendetta

Chi non conosce Agota faticherà a capire per quale motivo si possa apprezzare un libro che non è piaciuto. Forse perché l’approccio alla prosa di Agota dev’essere trasparente, privo di filtri soggettivi, lontano dai giudizi personali. Quando Agota scrive, nulla aggiunge alla realtà, la traspone in copia conforme, senza contorni, né commenti. Continua a leggere