Tutto sarà perfetto

Della forza di questo romanzo ci si rende conto solo alla fine, fra le ultime pagine, nelle scene finali gravide di introspezione e cariche di lirismo.

Prima non lo capisci che Tutto sarà perfetto è un libro pervasivo, anzi, ti pare quasi banale nella sua leggerezza. Poi però, quando i fili si annodano e il coraggio di guardare in faccia la realtà prende il sopravvento, ecco che emerge la profondità di una storia famigliare paradigmatica di molte. E ciò che colpisce è la capacità che le dinamiche parentali hanno di plasmare le vite di chi le abita, nel bene e nel male.

Lorenzo Marone non lo conoscevo.
Ora che lo conosco, lo cercherò di nuovo.

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Nel silenzio delle nostre parole

Quando le aspettative sono alte e man mano che si avanza con la lettura ci si accorge che vengono disattese, si arriva alla fine di un libro che si fatica ad esprimere un giudizio oggettivo.

Da “Nel silenzio delle nostre parole” di Simona Sparaco mi aspettavo sacche silenziose e cariche di significati alternate a impennate liriche vibranti. E invece ho trovato un evolversi tendente al piatto con un andamento regolare e in parte prevedibile.

Un titolo così bello è evocativo di per sé, fa librare la mente nel vuoto degli spazi e nell’ingombro di certe inconsistenze relazionali; volare così alto per un intero romanzo non è di certo semplice.

Forse basta non far caso agli sviluppi facilmente immaginabili delle storie che si intrecciano, al linguaggio che le narra nello stesso identico modo, ai piani, reali e figurati, che più che sovrapporsi si incontrano forzosamente.

Ma poi chi lo dice che un giudizio deve essere oggettivo?

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