
Fra i mille talenti che di Erri ammiro c’è la memoria, poter ricordare puntualmente senza ricorrere alla rivisitazione degli eventi. La cura dei particolari, soprattutto quelli emotivi, emerge naturalmente nel suo narrare.
E’ un’abilità che anch’io vorrei, a Erri la invidio.
Il dettaglio spontaneo dei sentimenti, la presenza vivida delle sensazioni, così intatte e precise, sono un dono particolare, una fortuna che io non ho. O le catturo all’istante, scrivendone forsennatamente, o le perdo per strada e di loro mi rimane solo l’alone.
Scrivere serve anche a ricordare, che lo si faccia nell’immediatezza o dopo decenni. Continua a leggere →