Sono fiamme dorate che tinteggiano il cielo. Fuggono nel vuoto, richiamano il vento.
Folate improvvise soffiate con forza, pennellate sensuali d’autocompiacimento.
Le guardo serafica dalla finestra della mia stanza, mentre aspetto che questo giorno svanisca e insieme a lui un’epoca. L’epoca che siamo stati, l’universo nascosto che abbiamo costruito; in ogni vampata vedo una fuga, in ogni voluta vedo un ritorno.
Non saprei contare l’andirivieni ossessivo dei nostri giorni.
Nemmeno lo voglio. Continua a leggere