La verità sta dentro, nell’ultimo tramonto

L'ultimo tramonto

Sono fiamme dorate che tinteggiano il cielo. Fuggono nel vuoto, richiamano il vento.
Folate improvvise soffiate con forza, pennellate sensuali d’autocompiacimento.

Le guardo serafica dalla finestra della mia stanza, mentre aspetto che questo giorno svanisca e insieme a lui un’epoca. L’epoca che siamo stati, l’universo nascosto che abbiamo costruito; in ogni vampata vedo una fuga, in ogni voluta vedo un ritorno.
Non saprei contare l’andirivieni ossessivo dei nostri giorni.
Nemmeno lo voglio. Continua a leggere

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Il bene sta in alto, nell’alba che avanza

 

Il bene sta in alto

“Il rancore fa male” ti ho detto.
“La rabbia è energia” mi hai risposto tu.
Mi rimbombano in testa queste nostre parole, risalgono a giorni lontani, eppure io le avverto vicine, come appena pronunciate.
In una mattina come questa, di passato che si mescola al presente, di discorsi da fare e di decisioni da prendere, cerco appigli ovunque: indizi, segnali, ispirazioni rivelatrici nel caos che mi circonda. Continua a leggere

La nona vita di Louis Drax

 Louis drax

Dopo la delusione da feuilletton indigesto, nell’attesa che il corriere mi recapiti McEwan, Biondillo e Da Silva, la sorte mi fa trovare fra le mani un libro comprato qualche mese fa ad una svendita da mercatino.

Non ci avrei scommesso due lire: la copertina che riproduce immagini già viste, la recensione del The Guardian schiaffata sul fronte stile marchio di garanzia, una foto sorniona dell’autrice – Liz Jensen – plastificata sul retro. Complessivamente un amo improbabile, almeno per me che, con delle premesse così, in altri tempi non mi sarei avventurata nella lettura, nemmeno in svendita, nemmeno in vacanza, nemmeno durante una lungodegenza. Da quando, invece, ho sdoganato i sensi di colpa da libro non terminato, mi capita di buttami su romanzi improbabili, anche se ho solo ritagli di tempo, leggo mentre mescolo il ragù e mi tocca perdermi un Gp perché devo occuparmi d’altro. Continua a leggere

Me le ha lasciate lei *

Rose gialle

Ho trovato un mazzo di rose gialle davanti alla porta di casa.

Sono tenute insieme da un filo di rafia ritorto legato a doppio giro.
So che non devo dar loro da bere.
Non devo tagliare piccoli pezzi di gambo per farle respirare.
Non devo togliere i petali avvizziti, non posso permettermi
di dar aria a quelli ancora freschi. Continua a leggere