A voler usare un linguaggio moderno la si definirebbe comfort zone, ovvero quella dimensione esistenziale e di pensiero in cui ci si sente protetti, avvolti da un duraturo calore famigliare e all’interno della quale si percepisce di avere ogni cosa sotto controllo, con delicatezza.
Leggere la Allende è proprio così, sai cosa troverai nei suoi romanzi, hai certezza del suo lineare fluire e del suo mai sterile divagare, sai che il narrato non tradirà le aspettative immaginifiche né mancherà dei dettagli storici, e non puoi certo dubitare che il senso di rassicurazione che proverai una volta conclusa la lettura sarà totale.
Violeta non è un’eccezione, ha tutti i crismi “Allendiani” del caso, che ti fanno essere felice di avere anche questo suo ultimo libro nella tua casa.
Leggere la Allende è proprio così, da tutta una vita.