
È il mio libro del 2020, ne sono certa e non cambierò idea.
Da anni non leggevo una storia così viscerale e penetrante.
L’ho fatta mia nel leggerla, l’ho meditata, aggirata, allontanata e ripresa.
Le ho viste tutte, le assaggiatrici, sfilare sotto i miei occhi mentre la scrittura di Rosella Postorino mi avvicinava ad ognuna di loro.
Ho sentito le voci dei canti e l’odore della paura.
Ho atteso, con loro, speranzosa.
Ho condiviso il presente, il futuro, l’assenza. Continua a leggere