Hai visto quegli occhi?

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Hai visto quegli occhi?

Imploravano aiuto da dietro un vetro.
Il buio intorno ti ha impedito di scorgere i contorni del viso.

Hai colto solo uno sguardo implorante di persona triste.
Negli occhi non vedi l’età, eppure parlano.

Quegli occhi vacui meritavano una risposta. Continua a leggere

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A metà della storia (Diario di Wattpad 2)

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https://www.wattpad.com/story/83807735-tim-ed-ellis-un-amore-impossibile

Un paio di settimane fa scrivevo: “non so che ne sarà, non so come volverà, né se qualcuno mi seguirà per davvero”. Che dire: a metà del guado Tim ed Ellis ci sono arrivati e godono di buona salute, altroché!

Ho scritto gli episodi di “Tim ed Ellis, un amore impossibile?” in luoghi ameni ed improbabili: a bordo campo fra il primo ed il secondo tempo di una partita di calcio dei miei figli, nella sala d’osservazione di un pronto soccorso mentre c’era da far passare le ore e vuotare la mente dai brutti pensieri, nell’anticamera di un commercialista con in mano una cartella piena di documenti a me sconosciuti che avrei dovuto discutere, ferma in colonna a quel passaggio a livello di campagna che quando lo becco abbassato posso anche farmi una pennica perché ho tutto il tempo del mondo prima che la sbarra torni ad alzarsi.

Ho coltivato Tim ed Ellis e le loro vite, le ho fatte evolvere così, come mi veniva in mente sul momento, senza premeditare, senza concatenare troppo, senza pensare alla fine della storia. Ho cercato di curare l’ortografia, la sintassi, la logica e la grammatica in forme basic, provando ad adeguarmi ad un linguaggio teen che non è mio da tanti anni (e forse non lo è mai stato, direbbero le mie amiche ataviche). Le parolacce le ho inserite, qualche velatura hard pure, una buona dose di mistero anche, e poi l’amore, si, l’amore. Ne sta uscendo una via di mezzo fra una teen fiction, un fantasy, una storia d’amore, forse un nuovo genere? TEEN LOVE FANTASY, può essere!

E’ presto per dire com’è andata e i bilanci li riservo per quando sarà finita, ammesso che mi venga voglia di farli.

Alcune cose, però, essendo più o meno a metà del percorso, vorrei raccontarle. Continua a leggere

Che la festa cominci

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Scimmiottare se stessi, ripetersi e ripercorrersi, una tentazione irresistibile per chi scrive. Che non significa, si badi bene, cifra stilistica che ritorna (come in Haruki, il gran maestro), bensì provare ad imitarsi a dieci anni di distanza senza deludere il lettore. Ovvero inventare storie nuove, personaggi inediti però del tutto simili a quelli vecchi, fotocopie sfuocate, impronte smarginate, eppur godibili, eppure riuscite.

Che la festa cominci di godibile ha poco, di riuscito ancor meno. Continua a leggere

Alternanza

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Dei momenti in cui Mina se ne frega, sa che c’è un problema, ma lo ignora, sperando che qualcuno se ne occupi o che si risolva da solo, nella più pura illusione.

Dei momenti in cui quel problema è solo suo, se lo carica saldamente sulle spalle, ne fa una missione da portare a termine, senza infingimenti.

Dei momenti in cui i problemi sono troppi e non c’è aria pulita che si frapponga, fra lei e loro. Non c’è una bolla sospesa in cui rinchiudersi, non il vuoto agognato, solo una pienezza greve che le gravita intorno. Continua a leggere

Amici di Blog, ho bisogno di aiuto! (Diario di Wattpad 1)

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https://www.wattpad.com/story/83807735-tim-ed-ellis-un-amore-impossibile

Quando le cose cominciano a prendere una brutta piega, quando da troppo tempo viaggiano sulla china lunga e logorante di una quotidianità pesante, ecco che il cervello reagisce, semina, annaffia e riesce a far germogliare un piccolo bocciolo, magari banale, magari inutile, magari vuoto, o magari originale, sfaccettato e colorato, chissà. Si, perché quando la vita si riempie forzatamente di luoghi pieni di dolore, quando il corpo è martoriato da una chimica che impedisce il sonno e obnubila il giudizio, quando l’orizzonte è là, ma proprio molto in là da venire, ecco che, nelle ore buie e sveglie della notte, gli ingranaggi superstiti si mettono in moto e qualcosa inventano, quasi sempre.

A me succede così, alle tre del mattino, quando sono sfinita, quando mi remo contro anch’io, quando penso di non avere più risorse, quando non ne posso più.

Stavolta è andata in questo modo: ho messo insieme un concetto di fondo preso in prestito (che dice che bisogna volere fortemente ciò che si desidera e provarci sempre, altrimenti la vita non cambia), una serie di notizie interessanti sugli adolescenti ed il loro comportamento nei confronti della lettura (gratis, easy, a puntate, in formato pillole da leggere sul cel., che parli di loro, che ci siano tante parolacce, un po’ di sesso, un po’ di mistery). Poi ho osservato i teen che mi girano per casa ed ho imbastito, in poche ore, un esperimento. Ho inventato una storia, non una di quelle che scrivo sulle mie righe, ma una storia da ragazzi, da pubblicare su una piattaforma letteraria frequentata da adolescenti (wattpad, la più diffusa al mondo), cercando di rispettare i canoni dei romanzi TEEN FICTION. Un’impresa, una sfida, un gioco per una over come me? Non so nemmeno io come chiamarla, forse una molla per scuotermi dal torpore, ecco si, una molla che mi aiuti a non atrofizzare il cervello in un periodo di aridità disarmante.

Ora, non so che ne sarà, non ho idea di come evolverà questa storia fra il rosa ed il mistery tecnologico, né se qualcuno la seguirà per davvero. Magari mi stanco e muore lì, o magari Tim ed Ellis diventano virali. Eh…magari.

Una cosa è certa, provo una meravigliosa sensazione di incertezza. E sapete cosa vi dico? Che non avere certezze, per una volta nella vita, mi fa quasi stare meglio. Continua a leggere

Ho visto una ragazza

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Ho visto una ragazza correre al fiume, aveva occhi invadenti e un incedere nervoso.

L’ho vista scendere la vallata di traverso, poggiando il gomito a terra per proteggersi col dorso della mano. Portava uno zainetto molle sulle spalle chine e un sandalo estivo poco adatto alla discesa. I capelli intrecciati in due code simmetriche e un sentore di freschezza che la avvolgeva tutta. Ho visto le sue gambe delicate franare lungo il pendio, ha sollevato polvere, non si è ferita. Continua a leggere