Fortuna ha voluto che lo leggessi verso la fine del mio tempo murakamiano, quando di libri di Haruki ancora da leggere me ne rimangono davvero pochi e ho deciso di centellinarli, tenendoli in serbo per i momenti più bui, narrativamente parlando, e non solo.
Fortuna ha voluto perché I salici ciechi e la donna addormentata è una raccolta di racconti scritti fra gli anni ottanta e gli anni novanta che rappresentano una summa al contrario, una dichiarazione d’intenti, una sorta di manifesto programmatico di ciò che Murakami sarebbe stato, durante e in seguito, come scrittore di romanzi. Continua a leggere