Trilogia di New York

Sono tre romanzi distinti, ma in fondo è uno solo, Trilogia di New York.
È allucinato e imperscrutabile.
È Illogico e ossessivo.
È accidia strisciante che annichilisce la vita.
È fortezza di domande non formulate che rimangono necessariamente senza risposta.
È spiare gli altri per poter vedere sé stessi.
È apologia del caso che genera eventi, soppiantata da unico disegno che li circoscrive.
È credere nel potere del linguaggio di definire la realtà sfuggente.
È questo ed è il contrario di tutto questo.
È un Paul Auster che va letto, assolutamente.

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