Le spie non devono amare

Indecifrabile nello stile, superato nel linguaggio, elementare nella costruzione narrativa.
A tratti sembra un noir, a tratti un diario intimo, a tratti un romanzo rosa.
In alcuni frangenti fa sorridere per certe ingenuità, in altri moderatamente appassiona, in altri ancora  – i più frequenti – lascia senza opinioni.

Con una trama che più che una trama è una serie di eventi messi in fila, “Le spie non devono amare” ha rappresentato, forse, un tentativo di innovazione, all’epoca.

Una cosa è certa: Scerbanenco aveva l’allure dell’affabulatore.

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