Nora mi hai chiamata e dal giorno in cui sono nata vivo la vita barcollando, in cerca di qualcosa che mi rassicuri. Nel mio incessante vagare spunti sempre fuori tu, Rosalba, con tutte le ambivalenze che ti porti dietro.
Doppia nel nome, ambigua nei comportamenti, sfuggente negli affetti.
Ogni tua mancanza ricade su di me.
Nella mia agitazione notturna, col chiarore artificiale dei lampioni che filtra dalle persiane, il tuo ricordo sfocato si fa effigie tangibile davanti ai miei occhi. Ti vedo ingombrante, sagoma ossessiva nel mio presente, simulacro di ogni mia insicurezza.
Sei la donna pavida che mi ha disconosciuta come figlia, la maternità non era cosa per te, dicevi. Andavi, tornavi, sparivi, ogni tanto ti mostravi, mai ti interessavi.
Cerco un senso nelle cose che dico, una ragione nei gesti che compio, una morale nella vita che conduco. Raramente trovo qualcosa; nel mio massacrarmi di domande che rimangono inevase finisco, quasi sempre, per essere svuotata.
Poi ti incontro lungo un sentiero, mi rivolgi un sorriso inutile e dici:
“Tanto lo sai, Norina bella, che non sono nata per essere madre.”
È come se la terra dicesse ai suoi frutti:
“Non sono nata per crearvi, per crescervi, per amarvi.”
Un’assurdità che non voglio perpetrare.
Ora, che sono madre anch’io, ho portato la mia piccola Elisabetta, che ha sei mesi di vita, in un campo coltivato, l’ho presa in braccio, le ho mostrato il cielo, gli alberi, la campagna, le rotoballe di fieno nella luce di taglio del primo mattino e le ho detto:
“Così è fatta la natura, così siamo noi.”
Mi sono commossa! Davvero, ho la pelle d’oca. Mi sembra di essere in quel prato a rivendicare la femminilità di una donna che è figlia e madre. Anch’io come Nora lotto per mettere insieme il passato e il futuro, spezzando una catena che dura da generazioni per creare un legame di miele anziché di metallo.
E io mi commuovo mentre leggo le tue parole, cara Lisa che mi segui da una terra lontana. Quel legame di miele è proprio ciò che ci consente di essere figlie e madri al tempo stesso. È la forza che abbiamo, valore solido e concreto con la nostra pazienza tessuto e costruito.
E che nessuno mai potrà toglierci.
Grazie.
Ti seguo da vicino stavolta! Sono in vacanza in Italia.
Ma che meraviglia! Dimmi dove posso trovare il tuo romanzo in versione cartacea, vorrei davvero leggerlo. Ci incontriamo lungo la Via Emilia e me lo vendi tu?
Sarà disponibile tra pochi giorni sui soliti siti, ti manderò il link! Se mi capita l’occasione di venire dalle tue parti ti scriverò sicuramente! Anche tu dimmi se passi da Reggio.
Sono in centro a Reggio tutti i giorni! Vediamoci! ☺
Letto d’un fiato, piaciuto tanto, ma tanto! Brava, brava, brava! Ti ho lasciato alcune righe qui, sulle mie righe. Mi faccio viva privatamente appena rientro perché nella meravigliosa terra del Sinis non riesco ad accedere alla posta. Intanto un abbraccio e ci sentiamo presto, amica scrittrice! 😊
Grazie mille anche qui sulle tue righe! A presto.
PS: posso chiederti un favore… potresti lasciarmi una recensione su Amazon? Grazie! ❤
Fatto! E con molto piacere! 😉
Ho visto… ahh me fai piagne… grazie mille. A buon rendere! Rimango a tua disposizione per info e sono curiosa di sapere che progetti hai per il tuo romanzo!
I miei progetti sarebbero questi:
https://righeorizzontali.wordpress.com/2018/06/22/re-invio-manoscritto/
Che dici, troppo pretenzioso?
Troppo perentorio?
Toccante, Lisa ha ragione.
Bellissma, una delle tue micro storie migliori.
🙂
Grazie, ogni tanto mi piace ripercorrere percorsi.
😊
Dentro una microstoria sei riuscita a infilare un universo. Ben scritta, lucida, seria, essenziale e sintatticamente ineccepibile.
Per queste tue parole, grazie. 😊
“mi rivolgi un sorriso inutile” è in questa frase sconsolata la chiave del rapporto tra madre e figlia.
quanto avrebbe avuto bisogno Nora a suo tempo di sorrisi veri (quello di Rosalba evidentemente è falso, prestampato e privo di interesse verso a chi è rivolto). E la madre scambia l’ammissione della colpa (non sono nata per essere madre) con l’autoassoluzione.
ml
Hai colto il cuore.
Come sempre.
Grazie, ml.
Love it, love in.
Love is everywhere.
C’è tutta la forza e la tenerezza di cui siamo capaci noi. Donne, figlie, madri.
Grazie.
Grazie a te cara Sally, anima gentile che indaga nel profondo. 😊