L’esercizio del distacco

Un libro non scelto, spedito in omaggio, trovato in un pacco.
Un diario che sta lì, sospeso, fra prosa e poesia.
Indecisa in ogni pagina: mi piace o non mi piace?
Arrivata in fondo sento la fatica di questo continuo domandarmi: ma allora, mi è piaciuto o no?
La trama va e viene. Salta nel tempo, balzi continui fra presente e ricordi di una protagonista che descrive le ore di felicità assoluta con una tristezza disarmante.
Guardo la copertina, bellissima, e mi chiedo:
ma perché tutti gli uomini di questa storia devono morire?
Ha picchi di stile, questo sì, va detto.

Forse è solo questa la grande crudeltà del tempo, che per essere una irripetibile traccia sulla riva della vita, è necessario dissolversi.”

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10 pensieri su “L’esercizio del distacco

    • Vero, ml, condivido il gusto per la ricerca, l’attrazione, quel chiamarmi a sé dei libri che scelgo. Questo esercizio del distacco, però, a differenza di altri omaggi, ha una copertina seducente, non trovi?
      😊

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