Ogni volta che guardo l’interpretazione zingarettiana di Vieni via con me penso a quanto sia facile abusare dei vocaboli che descrivono le nostre sensazioni. E quanto sia superficiale rappresentare ciò che percepiamo con i termini sbagliati. Quante volte definiamo emozionante un evento, una scena cui assistiamo, un ricordo?
Troppe, per quel che mi riguarda.
La parola emozione abbonda impropriamente nel mio vocabolario; dovrei usarla con più parsimonia, centellinarla, riservala a ciò che veramente merita di essere definito emozionante. Tolta la sfera degli affetti, dove il termine emozione ha diritto di abbondare senza limiti, per tutto ciò che concerne il mondo circostante dovrei muovermi con più cautela.
E me ne rendo conto guardando ed ascoltando questa interpretazione sublime di Luca Zingaretti che, lungi dall’imitare l’eleganza e la maestria di Paolo Conte, inscena uno spettacolo di pochi minuti capace di insinuarsi nel profondo e di rimanerci dentro a lungo. E’ proprio come dice il dizionario alla voce emozione: un’intensa reazione, un’impressione viva, un turbamento.
Guardo Zingaretti e penso alle viscere, al desiderio profondo, alla costernazione.
Al pari di una tragedia greca, di un classico della letteratura, di un’opera sinfonica.
Emozionante.
Non so dove collocare questa tua ultima strattonata emozionale. Che improvvisa riattizza un’emozione già vissuta. Quel riascolto di quel vieni via a cui tu, prendendomi platonicamente per mano, mi porti e che mi provoca mille rimandi fra l’interpretazione dell’autore poi quella sublime di Luca Zingaretti e a desideri di dolci trasgressione (innocenti) con persone in sintonia. Agguanto sensualmente la “6 corde” che ho a fianco per una rinnovata interpretazione…. grazie al tua sensibilià. Nel frattempo “entra e fatti un bagno caldo. C’è un accappatoio azzurro, fuori piove un mondo freddo … ”
Potremmo inserirla in uno dei prossimi reading. E’ un’idea…
Talmente emozionante da far scendere qualche lacrima….
Adoro Zingaretti e questa sua meravigliosa interpretazione.
eh, potevi dirmelo subito 🙂
grazie, sublime, un po’ erotico direi
In effetti Zingaretti ha una forte carica sensuale in questa esibizione. Pensa che alcuni fan puristi di Paolo Conte mi hanno scritto scandalizzati, dicendo che Zingaretti ha “profanato” Vieni via con me e che non c’è niente di emozionante nella sua versione. Io dico che l’ha elevata ad un livello artistico superiore. Punti di vista diversi, entrambi rispettabili però…
Grazie a te.
Sì, sono due cose totalmente differenti, Conte canta la sua canzone, Zingaretti recita e interpreta una storia…
Concordo. Buona giornata.