Acquanera

Una storia nera di donne, densa e vischiosa come il pantano che lambisce le rive di un lago. Elsa, Onda e Fortuna, segnate in linea retta da un dono visionario e da un unico destino, affondano i loro archi vitali in paludi emotive senza vie di scampo e lì trovano Luce, anima candida bisognosa di tenerezza. Il tormento è la chiave di ognuna di loro, in questo romanzo muliebre in cui gli uomini, marginali ed inutili, sono poco più che comparse.

È onirico Acquanera, in un modo che tocca brutalmente la realtà.
Dai sogni nasce la concretezza degli eventi, quasi sempre nefasti, il cui riverbero annienta le solitarie esistenze
che a pelo d’acqua sopravvivono.

Nell’emarginazione c’è la forza dei legami, indissolubili anche se non saldati, nel buio rigogliosi, anche se non coltivati.
Ciò che ha dell’incredibile è qui naturale, come la capacità letteraria impressiva di Valentina D’Urbano.

Però non aspettarti che abbia vita facile né felice. Onda sarà come il nome che le hai dato, sarà sempre come non ti aspetti che sia.”

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