“Perché tutte queste coincidenze?”
“Non lo so, anche io sto tremando. Lasciami pensare.”
“Io non so cosa pensare.”
“Sergio, forse ci sono. Ci può essere una sola spiegazione: è il giorno in cui dobbiamo svoltare, cambiare, liberarci di questa malinconia. Sì! Non può che essere così, se ci siamo incontrati oggi è perché la nostra tristezza deve finire: la tua annulla la mia, la mia annulla la tua. Dev’essere cosi! Ci stai?”
“Ci sto ma non capisco cosa devo fare.”
“Io invece l’ho capito, io lo so da tempo cosa devo fare ma non ho mai avuto la forza di farlo davvero. E’ grazie a questo incontro che troverò il coraggio per chiudere questo lungo capitolo.”
“Margherita, mi sto ricredendo, forse sei pazza davvero….”
“No Sergio, non sono pazza, avevo solo bisogno di qualcuno che mi aprisse gli occhi. L’hai fatto tu, non so perché, non so sotto l’influsso di quali costellazioni sia nato questo nostro incontro ma so che quando andrò a casa riuscirò a fare quel che devo.”
“Cosa devi fare?”
“Devo….no aspetta, non te lo dico, facciamo così. Strappo un pezzo di questo foglio, ci scrivo sopra il mio numero di telefono. Non perderlo. Mi chiamerai tu, quando la tua tristezza se ne sarà andata. Mi racconterai come hai fatto a scacciarla ed io ti dirò cosa avrò fatto stasera. Sei d’accordo?”
“Sì, sono d’accordo ma spiegami meglio, ho bisogno di capire, il bigliettino blu che hai trovato, io che penso alla parola allocronico proprio riferita a te, tu ed io qui oggi che è il mio ultimo giorno prima della sfida finale delle parole inventate, mia zia che lavora a casa tua! Devo trovare un senso a questo pazzesco insieme di coincidenze!”
“No, fermati, non cercare il senso, non serve. Fai tutto come se non mi avessi incontrata e le cose si sistemeranno da sole. Devo andare Sergio, se rimango qui aumenteranno i nostri interrogativi e invece non dobbiamo interrogarci. Basta domande. Dobbiamo agire. Io lo farò. Tu lascia che il tuo tempo scorra come deve scorrere. Me lo prometti?”
“Lo prometto.”
“Allora aspetto la tua telefonata. Domani, dopodomani o quando avrai capito come sconfiggere la tua tristezza.”
“Un’ultima cosa Margherita.”
“Cosa?”
“Se ti abbraccio?”
“Se mi abbracci, ti abbraccio anch’io.”
****Dal diario di MF (segue)
Splendida Margherita!
Già…e Sergio com’è?
Prince Sergio 😉
😉
Call her!
Will he?
una sintonia che va oltre la logica, ma in fondo è la logica che fa dire a Margherita di non porsi troppo domande e di anteporre l’azione alla comprensione.
piaciuto
ml
In certi frangenti della vita l’istinto è l’unica via.
Grazie.