Mi manchi così tanto che non riesco a respirare.
Nelle narici solo polvere, nella gola lame affilate,
giù per la trachea un bruciore sordo
che arroventa il passaggio dell’ossigeno.
Una vita da squilibrata, la mia.
Dentro e fuori dagli ospedali,
dentro e fuori dalle cure.
Solo tu mi hai dato equilibrio,
con le tue assenze e i tuoi silenzi
mi facevi sentire a posto.
Adesso, che non ci sei,
nemmeno io voglio esserci.
Ho deciso che mi butto,
nuoto fin che posso,
vado al largo fin che il fiato regge.
Perché fino a ieri ero Margherita
e da oggi sono niente.
Niente di niente.
Inquietante la desolazione di questa pagina e anche se la chiusa riporta a un tuo romanzo la scelta della prima persona fa temere un’immedesimazione.
Poi c’è la scelta del nome che un altro po’ mi inquieta
ml
Nessun timore. E’ uno dei capitoli cruciali, scelta voluta per chiudere le pagine buie di un anno difficile. Un auspicio ribaltato, un volontà diversa per l’anno che verrà.
Buon anno ml!
A te 🙂
Un brano tratto dal tuo ultimo romanzo immagino. Decisamente straziante 😢
L’ho amato questo tuo libro.
Scrivi ancora.
Scrivi sempre!!!!
Senza non potrei.
Grazie Sally!