Via crudes

Fra le pagine di Via crudes, tutti insieme, in un modo che non riesco a spiegare, convivono esseri inimmaginabili: fantasmi di ballerine, mostri che si orientano col solo olfatto, pastori che leggono Dumas, Federico Fellini e Giulietta Masina nella loro tomba, il cavallo di Matilde di Canossa, prigionieri silenti, perfide lavandaie e stregoni capaci di fare magie.

Tredici sono le stazioni che attraversa il protagonista nel suo peregrinare.
Quel che incontra, ovunque egli si fermi, è la crudezza della natura umana.
Quel che riceve, forse, è il senso della vita.

Scritto come una parabola, Via crudes non è un piccolo libro; è un immenso racconto che, ben prima del metaverso, coglie il cuore infinito dell’immaginifico.
Incantevole scrittore, Loriano Macchiavelli.

In fine, dopo tanta ansia, timori, pericoli veri e immaginati, prigioni, sangue versato e da versare…ho passeggiato nel luogo della fantasia e mi sono sentito tranquillo.”

2 pensieri su “Via crudes

Scrivi un Commento