“Devi camminare ancora, non è qui.”
Flora lo dice senza alcuna pietà per le mie gambe stanche, non si cura della mia fatica. Nemmeno io, per la verità. Flora ha trovato nostro padre, è l’unica cosa che importa, alle gambe penserò poi. Non so come abbia fatto a scovarlo, lo abbiamo cercato per tutta la vita senza riuscire a scoprire nemmeno il suo nome. Io, dopo anni di tentativi inutili, ho rinunciato; Flora no, Flora non molla mai. Tracce di lui non ce n’erano, non nei ricordi deliranti ed incoscienti di nostra madre, non nel silenzio dei parenti, non all’anagrafe cittadina. Un uomo comune, scomparso in un giorno qualunque quasi quarant’anni fa. Continua a leggere