Le tenebre di Leonardo ***

Leonardo

Oggi non ci vedo bene, devo dirlo alla mamma. Il pino che c’è fuori in strada è diverso dal solito, è bagnato dalla pioggia e se provo a guardarlo attraverso il vetro della finestra riesco a mettere a fuoco solo i rami che ci sono dietro e non le gocce che stanno davanti.

Sento scorrere l’acqua della doccia, mi alzo e vado in bagno. C’è un gran caldo e un gran vapore, vedo gocce sfuocate dappertutto: sulla finestra che battono, sul vetro della doccia che scivolano giù, ferme dentro il lavandino. Mamma si sta lavando, glielo dirò dopo che oggi non ci vedo bene. Continua a leggere

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Le gocce di Rita **

Rita

Uno scroscio di pioggia invernale ha decorato la finestra della camera da letto con una scia di gocce gelide. La giornata sta nascendo storta, Rita lo capisce dai mugugni sonnecchianti che sente provenire dall’altra parte del cuscino. Quando Leonardo borbotta in quel modo, vuol dire che i demoni gli hanno fatto visita nei sogni, che la notte non è andata bene, anche se ha dormito a lungo, all’apparenza placido come un angelo. Continua a leggere

L’impronta di Sabrina *

Impronta

Ha la sagoma di una zampa, una piccola macchia, bianca su bianco. Se ne formano tante sulla melamina resistente del piano di lavoro della cucina immacolata di Sabrina. Impronte d’acqua che possono penetrare o evaporare, come le sue preoccupazioni. Potrebbe scegliere di lasciarle entrare o di respingerle quelle zampate di angoscia che tentano di affondare gli artigli nel suo equilibrio effimero. Vorrebbe scagliarle lontano, dissolverle nell’aria, ridurle in polvere. E invece scavano, feriscono, sanguinano. Continua a leggere