Su quello strato di luce che non c’è più si passeggia silenziosi.
Si pensa al vuoto, al ritmo del fiato, ci si concentra sul niente.
A volte l’aria che c’è intorno è capace di sorprendere.
Stasera è caliginosa, d’umidità piena, a tratti brumosa, laggiù.
Di una densità corporea, come fosse sostanza.
La si può guardare mentre acquista peso, pochi metri più in là,
vicino al canale di irrigazione. E’ lì che si deposita, fitta coltre sospesa
nell’oscurità, quella della sera precoce, che ha chiuso gli occhi già da un po’. Continua a leggere