La musica è finita, combinazioni inedite di note non ne esistono più, tutte già scomposte e ricomposte in accordi ormai chiusi che partono e ritornano con le ondate e le mode. Così la letteratura, un nuovo narrare non è possibile, stili e forme son già tutti esplorati, spazi vuoti di ricerca non ce ne sono. Che sia retorica da luogo comune mi pare ovvio, soprattutto dopo aver letto La sposa giovane.
Alessandro Baricco ha inventato, ancora, ancora e ancora, qualcosa di nuovo che prima non c’era, qualcosa che ha a che fare con lo scrivere e anche col musicare.
Azzardo una definizione pomposa: “narrazione transeunte” ovvero narrazione che passa, per sua stessa essenza, da un personaggio all’altro, fra reggente e subordinata, fra le righe di un periodo, fra il soggetto e il complemento. E non c’è punto a capo, solo qualche virgola, ogni tanto. Continua a leggere