E così la spirale ha trovato la sua coda, che non è il capo di un cerchio e nemmeno il vero epilogo della storia. Il quarto ed ultimo volume della quadrilogia geniale richiama gli attori, annoda i fili, traccia tutti i confini, tranne uno.
La pagina finale, che di certo non rivelo, è degna delle quasi duemila che l’hanno preceduta.
Il problema è come porsi nei confronti di una tale prodigiosa bellezza che l’autrice ha incastonato in un fluire morbido che avvolge senza scampo. E’ un problema per me che sono lettrice accanita, ma anche aspirante scrittrice, eh si. Continua a leggere