Si è aperto il cielo.
Dopo interminabili giorni di pioggia e di nebbie rarefatte, lunghi fasci di luce ci concedono il piacere di vedere cosa c’è nel cielo. Io ci vedo l’azzurro, finalmente.
E a guardare bene vedo anche il tepore naturale di una stagione che muore, la speranza che torna, la forza che cresce.
E poi laggiù, in fondo alla densa foschia che avvolge le cime dell’appennino, intravedo le illusioni, quelle che canta Patty Pravo ne Il vento e le rose.
Un giorno il cielo si aprirà
e mi racconterà che tu
tu sei la solita illusione
Un testo magnifico che mescola l’amore con l’economia, un letto con un caffè, l’incoscienza con gli scocciatori.
E il vento con le rose.
Scritto da Diego Calvetti in un momento di ispirazione vera.
Suonato da un’orchestra di violini e di chitarre elettriche.
Mi vuoi?
O vuoi un altro caffè?
Dicevi non si può
e poi sei qui da me