La doppia vita dei numeri

Un capodanno napoletano.
Fratello e sorella seduti a un tavolo.
Di indole opposta, diversi per carattere.
I festeggiamenti intorno.
Un giro di tombola.
Nulla in realtà succede.
Se non che arrivano, da un mare lontanissimo, mamma e papà che a questo mondo non ci stanno più.
E pure loro si siedono al tavolo.
E pure loro giocano.
I numeri aprono le danze, svegliano la memoria, fanno dilagare la nostalgia.
È un copione di scena, La doppia vita dei numeri.

È un costruttore di linguaggi, Erri De Luca.

MAMMA: Crede che noi abbiamo il potere di far uscire i numeri. I numeri siamo noi e veniamo estratti ogni volta che uno si ricorda di noi e ci nomina. Allora ci vengono a chiamare per dirci: vi stanno chiamando, affacciatevi.”

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