
Una via di mezzo fra Agatha Christie e Dan Brown.
Una catena di omicidi imbastita con la matematica e di logica intrisa.
Una perfetta ambientazione oxfordiana che unisce studi scientifici di alto livello con il classico giallo inglese.
Eppure a scriverlo è un argentino che sembra un lord.
Scorre via che è un piacere.
“Questa è la piccola malvagità della serie: è difficile svincolare le tre figure dalla loro interpretazione più ovvia e immediata. Ora, se lei riuscisse per un istante a considerare i simboli come se fossero puri segni, troverà la costante che distrugge tutti i significati presi i considerazione finora e che le darà la chiave per continuare.”