Grazie Rosy, il tuo commento è una sintesi perfetta dei miei grani di sale. La grande sensibilità che ti contraddistingue, la tua passione per la letteratura e la capacità che hai di cogliere ogni sfumatura nei testi che leggi, fanno di te la lettrice ideale che ogni scrittore vorrebbe avere.
Con questo libro ho sorriso (Cipriana e’ un mito!), mi sono emozionata, ho avuto i brividi in alcuni momenti, le lacrime agli occhi, verso la fine sentivo la stessa sensazione di leggere un thriller, quando nn vedi l’ora di sapere come va a finire!
Storie di tutti i giorni che si intrecciano. C’è tutto in questo libro: la difficoltà a volte di essere genitori, la forza ed il coraggio di crescere una figlia da sola, le angosce adolescenziali, la precarietà del lavoro, gli antichi rituali della nonna, il mondo reale ed il mondo virtuale a volte rifugio, distacco da una vita che si fatica ad accettare, la poesia come unico mezzo di comunicazione … un romanzo corale che da’ voce ai sentimenti attraverso le storie di due famiglie alle prese con … la vita, semplicemente la vita!
Una lettura che ti appassiona e di grande spessore, cresce di interesse pagina dopo pagina, in cui i personaggi sono rappresentati nella loro profondità di sentimenti che vivono (o che non sanno di avere) che molto spesso non si riescono ad esprimere, e che solo in occasione di eventi, per lo più drammatici, emergono in tutta la loro forza. “Tice pensa che la vita, in fondo, è un insieme di cose volute e di cose capitate, che piovono giù dal cielo e ti arrivano addosso, così, senza che tu possa farci nulla. Solo affrontarle, solo volgerle al meglio”. Non sempre si riesce ad affrontarle con forza e coraggio, non sempre hanno un senso compiuto come pure molte volte rimangono e rimarranno in sospeso, questa è la vita …, ma per qualche alchimia ritrovano un ordine e un equilibrio che da speranza al futuro.
Mi commuovo, Corrado, nel leggere le tue riflessioni attente sulle mie trame imbastite fra i detti e non detti che spesso viaggiano silenti nelle pagine del mio nuovo romanzo. Ora so che i miei personaggi sono anche tuoi, ci tenevo tanto, credimi. Quel “o che non sanno di avere” scritto fra parentesi coglie una parte di essenza che mi colpisce e al contempo mi conferma le tue capacità di abile lettore.
Grazie
Stefi