Prendi quello che c’è
e se è niente che trovi tiralo su così,
con le mani aperte che accolgono,
per poi chiuderle a pugno e stringere forte.
Nell’assenza di peso delle cose illusorie
hai sempre trovato la via,
sempre coriacea, sempre tenace,
così sicura sui fili sottili.
Riempire le ore di soli pensieri è quasi un delitto.
È all’impalpabile che ti devi aggrappare.
C’è di certo un germoglio in tutto quel vuoto.
Nequaquam vaqui.
Non è vuoto, ma pieno di tutto ciò che possiamo desiderare.
Un abbraccio
Giancarlo
Grazie Giancarlo,
un abbraccio a te.
Buona giornata.