Il silenzio

Scrittura nordica per una copertina artica che somiglia al mio scatto inspiegabilmente blu delle valli di Campagnola Emilia fissato all’alba di qualche inverno fa.

Il Silenzio di Erling Kagge è più alla portata della meditazione di Kabat-Zinn, ha a che fare con il riuscire ad estraniarsi in sé stessi, senza bisogno di luoghi dedicati, posture del corpo, archi temporali da ritagliare nella quotidianità. È un silenzio riconciliativo, che solo da noi dipende per un equilibrio agognato che tanto poi si spezza. Un libro furbo, pieno di citazioni e scritto senza sforzi.

Il silenzio, però, assoluto non lo è mai.
È su questo che rifletto e intanto aspetto che il tempo passi e curi.

Mi confronterò con l’amico Corrado, che me l’ha consigliato, perché tanto sul “Campo del maestro” già sappiamo di andare d’accordo.

Conosco quella sensazione. La testa si riempie di pensieri ingovernabili e non si riesce a chiudere fuori il mondo.”

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8 pensieri su “Il silenzio

  1. Diceva Confucio: il silenzio è un vero amico che non ti tradisce mai…
    Penso che avesse proprio ragione! Nell’assordante rumore di nulla della nostra società, mi trovo a credere che, il più delle volte, sia meglio tacere se non si ha nulla da dire, piuttosto che parlare, solo per dire qualcosa.
    Ciao, complimenti per il blog e buona serata 🙂

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