Lenta scivola via la patina che sopra si è depositata.
Non è polvere, né rugiada, bensì rivelazione.
Sotto lo strato di parole incaute c’è un abisso che spaventa, una zona d’ombra dolorosa che aveva sempre sospettato, di certo temuto. Allora lei trova il coraggio di alzare il velo per scoprire del tutto cosa si nasconde sotto: l’inganno.
Ciò che aveva implorato di non ricevere come pegno per il suo amore se lo ritrova lì ad aprirle gli occhi su una verità che già sapeva.
Ancora una volta.
ermetica la parola quanto la foto
Giá, Rodix, ogni tanto vengo presa da attacchi di ermetismo che io stessa fatico ad interpretare. È più una ricerca sulle parole che un vero narrare. L’immagine è una suggestione di linee astratte che conducono ad una zona d’ombra.
Grazie del passaggio.
Grazie a Te
E’ una di quelle verità che si sanno ma che non esistono finché non si toglie la patina che pietosamente le copre.
Quanto alla foto, per me è un inguine (destro) con un cono d’ombra che sfuma il pube. Sì sono un depravato:)
ml
Sí, come quando non si vuole vedere ciò che è evidente.
Ma cosa dici ml! È un’immagine geometrica che rende il contrasto fra le due parti sferiche di un amore che non combaciano più quando il buio profondo vi si insinua. Lungi da me l’idea di pubblicare un pube! Certi pensieri alla tua età!
Ps: é la rabbia per Monza che ti ha dato alla testa?
ahah, forse 🙂