Quando di Haruki sai quasi tutto pensi che nulla possa più sorprenderti.
Poi, però, sei anche consapevole che se è vero che del suo narrare conosci ogni cosa, ciò che riuscirà a stupirti ancora una volta è la capacità di essere straordinario nella sua normalità.
In questo, Haruki, non delude mai.
C’è un mistero alla base della trama de “L’incolore Tazaki e i suoi anni di pellegrinaggio”, un segreto ben custodito che si dipana lentamente fra le note di Liszt suonate su un pianoforte a coda da filiformi dita femminili continuamente evocate. A far da contorno spuntano progetti di stazioni ferroviarie nipponiche, agenzie di viaggio che da Tokyo portano in Finlandia, modernissime concessionarie Lexus, losche società di personal coaching e telefoni che suonano a vuoto. Poi c’è Sara, personaggio femminile dal nome occidentale che è quasi un inedito nei romanzi di Murakami. Sara che è chiave di volta, ma non di chiusura, musa ispiratrice dei sentimenti normalizzanti del protagonista.
Mai come in questo romanzo appare la facilità del narrare, mai come in questo lungo racconto è semplice per il lettore riempire le pagine lasciate in bianco da Haruki. La soluzione c’è ed è evidente. Un solo dubbio rimane: quel “pellegrinaggio” del titolo che pellegrinaggio non è, piuttosto ferrea staticità di una vita immobile.
Di “Norvegian wood” si sente forte l’eco, degli altri romanzi a malapena si ode un sussurro, perché un solo mondo è quello di Tazaki ed è quello reale; le altre dimensioni, autentiche o immaginarie che siano, è ai sogni che sono relegate.
Letto fra i granelli di sabbia del Lido di Savio con un pensiero sconsolato a far da sottofondo: il mucchietto dalla parte dei non letti si assottiglia vieppiù.
Mi è piaciuto questo libro, non c’è che dire. È difficile classificarlo ma ne dai una descrizione perfetta.
Vero Lisa, difficile da classificare eppure profondamente intriso di archetipi murakamiani. Cose che solo lui sa fare.
Grazie.
lo tengo presente, è ora di leggere un altro Murakami.
ml
Giá….ogni tanto bisogna tornare da lui 😉
Buona serata, ml.
Il caro, vecchio, inossidabile Haruki….
….lunga vita ad Haruki!!! 🙂