Quante cose potrebbero dirsi:
è romanzo, diario, saggio, cronaca, confessione, intreccio di ricordi.
È la summa della nostra epoca, è compendio sublime.
È il racconto di ciò che siamo, il migliore di tutti, io paragoni non ne trovo.
È che sono fiera di averlo letto. E non mi era mai capitato prima.
“Un romanzo è l’esatto contrario del caos, è il nemico naturale del disordine. Per questo parlar di sé o d’altri è soltanto una perdita di tempo.
Dunque, chiudete il libro.
Mettete il cappuccio alla penna.
Spegnete il pc o il tablet.
Spegnete anche la luce.
Fate entrare dalla finestra spalancata l’aria della sera. È densa, profumata di fiori e di benzina. La sera è la fuori, ed è immensa e spalancata.”
Edoardo Albinati, La scuola cattolica
Mancano solo le zanzare per completare la scena di una sera d’estate!
Lisa ciao! Che bella sorpresa!
Le zanzare che ben ricordi….
Un abbraccio grande a te e alla tua famiglia, un abbraccio che arriva fin lí… ☺
L’ho letto l’estate scorsa. L’ho trovata una lettura importante, di quelle che non si dimenticano.
Tante le cose che rimangono, forse troppe per elencarle tutte, in queste 1300 pagine scritte magistralmente.
Benvenuta Marina fra le mie righe.
Non l’ho letto e sull’onda di una stroncatura dal sarcasmo feroce (poisononatofesso.wordpress.com) e di qualche recensione non entusiasta sui giornali, mi ero fatto l’idea di un romanzo banale e pretenzioso. Ora tu mi metti una pulce nell’orecchio 🙂
ml
Sono andata a leggermi la stroncatura dal sarcasmo feroce. L’ho trovata volgare, in ogni sua frase. Non è un romanzo, é un genere inedito che mescola realtà, invenzione, cronaca, introspezione. È lo stesso autore a raccontarci la propria peculiare logica narrativa. Non l’ho trovato banale né pretenzioso, anzi lo definirei modesto nella sua monumentale universalità. É un libro molto impegnativo, alla portata di chi sa capirlo e leggerlo tutto, magari girando le pagine di carta una ad una e non a sbalzi col tablet come fa il recensore feroce. 1300 pagine di riflessioni sono tante, io le ho amate tutte, alcune (parecchie) le ho rilette e ripercorse negli illuminanti ragionamenti scritti con mirabile fluidità narrativa. Per questo scrivo che sono fiera di averlo letto, perché ho trovato in me gli strumenti intellettivi per capirlo e apprezzarlo. Non è un libro per tutti, ecco. ☺
Mannaggia, adesso saro’ “costretto” a leggerlo non foss’altro che per curiosità davanti a due giudizi così contrastanti 🙂
Permettimi pero’ di sorridere per la tua arrabbiatura per quella stroncatura: Stefano (mi pare si chiami cosi l’autore) e’ indubbiamente scorretto nei suoi giudizi (ha una ferocia “cattiva” che non stempera con “a mio parere” o altri modi politically correct) pero lo trovo godibilissimo da leggere, soprattutto quando non si e’ coinvolti direttamente, cioè riguardo a un libro che non si e’ letto.
Un sorriso, quindi 🙂
In effetti mi infiammo facilmente quando leggo giudizi cosí – permettimi- superficiali, che denotano una lettura poco attenta e a-prioristica (si dice?)…😉
Allora attendo il tuo parere, ma sappi che è una lettura lenta che richiede tempo e una certa predisposizione all’introspezione. ☺
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