La dissolvenza è sovraesposta, le crepe dominano la scena, di rilievo o sullo sfondo perfino le forme sono in grado di oscurare.
Lo hanno detto ad entrambi che il contatto fra due mondi può generare caos, che ciò che cozza s’increspa, che i punti di vista divergenti, nell’urtarsi, frantumano.
Sono squarci che si aprono, raffazzonate cuciture, zone d’ombra e di luce senza logica alcuna. Una una carta consunta, dagli scontri venata, la loro breve storia.
Di irreparabile nulla, di trascurabile tanto.
Due esseri ai margini che nel sovrapporsi si amano.
*Fine
Nice shots, nice end of the story.
Thank you Mup.
MI PIACE QUEL FRANTUMARSI NELL’URTARE.
PERO’ POI SI RICOMPONGONO, NO?
Nel loro amarsi, sì.
🙂
Noto in questa breve storia la sperimentazione di un nuovo stile, più distaccato, mi sembri l’occhio dello scienziato che annota sul taccuino brevi appunti sui due elementi che ha messo a confronto, ne registra le reazioni e non lascia trapelare emozioni nemmeno quando l’esperimento ha un esito diverso dall’atteso, i due, anzichè frantumarsi nell’incontro, si amano!
ml
Hai ragione ml, ogni tanto mi piace cambiare, provare a scrivere con la testa e non con le viscere per vedere cosa ne viene fuori. Gli sguardi distaccati, spesso, riescono a scovare molte più verità di quelli coinvolti.
Buona giornata.
😊