In golena*

Calcano i passi un manto di foglie, non si cura Cecilia del suo sprofondare nel vello denso e spugnoso della golena. Ai piedi ha scarpe dal collo alto, di strati spessi rivestite, impermeabili a tutto, persino al rumore, come se alluci e mignoli potessero udire le voci assordanti che le urlano dentro.

Il vento si infila fra le geometrie dei canneti, la pioggia è sottile nell’aria leggera, tutt’intorno è armonia della natura brada. Cecilia è in cerca di gusci coriacei, di barriere sicure per non avere noie, che di disturbi constanti ne ha già a sufficienza nella sua testa umida di pensieri avanzati. Camminando da sola fra i filari di pioppi, non vuole scorgere ombre, nemmeno la propria.

Oltre i pioppi c’è l’argine.
Una sagoma sfocata lassù si intravede.

*continua

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10 pensieri su “In golena*

    • La golena è un luogo speciale, a volte rassicura, a volte fa paura. Io la trovo incantevole, quasi fiabesca.
      Mi fai venire in mente una delle nostre prove di mimettoingioco, ricordi il racconto senza aggettivi? Che fatica! Eppure uscirono brani convincenti, del mio fui molto soddisfatta. ☺

  1. sono andato in soffitta a scoperchiare bauli fino a che ho trovato quello con i racconti senza aggettivi. E, sorpresa, è stata forse l’unica volta in cui ho bocciato un tuo racconto,non ero entrato in sintonia con le tue parole. Che peccato 😦

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