Nei solchi d’autunno c’è un’aria che punge,
le gambe volano lungo la via,
hanno la spinta dei venti migliori.
Fra il chiaro e lo scuro di tutti quei rossi il fiato è leggero,
lo sguardo sicuro, nessuna fatica nell’incedere svelto.
Le foglie raccontano di un prima e di un dopo,
è così semplice capirlo, così facile sorridere.
Lei guarda i passi sull’asfalto,
le punte delle scarpe sfiorare il suolo,
le ginocchia sollevarsi per poi ricadere,
le mani che ondeggiano a battere il ritmo
di una musica in cuffia che nell’eco si espande.
Un sincrono perfetto, in quelle note.
“…medicine come noi
non le inventeranno mai…”
Breathe new air
Breathe after a long time.
Hi Mup!
Sono rimasta indietro, Ste!
Devo mettermi in pari…mi piace questo post che respira.
Queste foglie rosse, uno dei tuoi scatti?
Sì, Sally, fogliame riarso che ho catturato lungo la via…
Grazie, come sempre.
Colori stupendi, grazie a te per le cose che scrivi.
Mi ci ritrovo sempre. 🙂
“Un sincrono perfetto in quelle note” ma anche nelle nostre note, che ad entrambi le foglie (rosse) ci raccontano di un primae di un dopo.
Un sorriso
ml
…e ancora mi stupisco di questa imperitura sintonia.
Un sorriso a te, ml.