Leggere e non capire chi, quando, dove.
Leggere e domandarsi continuamente cosa si sta leggendo.
Proseguire nella lettura solo perché il precedente “Ogni giorno, ogni ora” era scritto con mirabile essenzialità e sembra quantomeno incoerente che la spigolosità tronca tipica della Dragnić sia del tutto scomparsa.
Non mollarci, resistere fino all’ultima pagina pensando che la colpa magari è anche un po’ mia che non sono concentrata.
E invece capire, arrivata alle ultime righe, che questo romanzo della Dragnić proprio non mi piace. Pare scritto da un’altra autrice, che nemmeno le somiglia.
Ancora una volta il mare è deludente, stratificato, inutilmente confuso.
“E’ un dondolio, un dondolio, è un sussurro.”
*https://righeorizzontali.wordpress.com/2013/04/03/ogni-giorno-ogni-ora/
Mi piacerebbe sapere se questo romanzo sia stato scritto prima o dopo l’altro, perché spesso autori dopo il primo successo scrivono per obbligo (l’editore magari ha già sborsato un cospicuo anticipo) e/o per imitazione (di se stessi)
ml
E’ stato scritto qualche anno dopo. Ho avuto il tuo stesso sospetto, guarda un po’….😉
Ciao ml!