E’ la storia che ritorna

Era uno di quei momenti in cui avevo smesso di sperare. Mi ero abituata al tennis di livello eccelso appiattito sullo strapotere del numero 1, ai pochi cedimenti nel gioco di potenza, al ragionierismo quadrato, seppur mirabile, di un’epoca tennistica in cui le differenze fra il primo e gli altri si misurano in muscoli, solidità, completezza dei colpi e non in stile, millimetri o nel creare un gioco nuovo e farlo diventare perfetto.

Avevo smesso di sperarci e invece oggi Roger e Rafa si sfidano mostrandosi al mondo come dieci anni fa e noi tifosi nostalgici esultiamo, perché è un regalo inaspettato che nemmeno osavamo sognare.

Basta guardarli mentre entrano in campo per capire che loro sono un’altra storia, la modestia che si fa autorevolezza, il profilo alto di chi è campione perché in questo sport ha segnato un’era, non un semplice passaggio generazionale.

Il più grande di sempre da una parte; l’unico terraiolo capace di diventare Re, dall’altra.

Basta guardarli per rendersi conto che tutti gli altri scompaiono, persino Nole, al loro cospetto.

Basta guardarli per capire che quando il tennis è questo, la storia che ritorna su se stessa come fosse nuova, c’è da essere fieri di averne fatto parte e di esserne tifosi.

Nella Rod Laver Arena, non molto distante dalla Flinders di Kimi, ci sono stata. Vorrei esserci ora, a sperare insieme agli Aussie che Rafa vinca il quarto, così abbiamo anche il quinto da vedere e il regalo dura più a lungo.

 

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10 pensieri su “E’ la storia che ritorna

    • Grazie ml. Quando a sfidarsi sono due eterni giganti è per il tennis che tifo, per lo spettacolo, per la bellezza di ció che riescono a mettere in campo, per vederne ancora e ancora. Questo match rimarrà nella storia del tennis, non lo dimenticheremo.

    • È Novak Djokovic, il numero 1 degli ultimi anni, il Serbo che ha dominato la scena senza veri rivali in questo decennio. Nole è il suo soprannome. Un campione vero, un gigante pure lui, sia chiaro. Inscalfibile, granitico e pure simpatico. Rafa e Roger sono la storia, le leggende che tornano e vincono.
      Il sono cresciuta con Ivan Lendl e Boris Becker, sono di quei tempi lí, ero una ragazzina un po’ impacciata sempre a guardare tornei, sempre ‘con la racchetta in mano’.

  1. Il tennis mi ha sempre appassionato,ho un vago ricordo di quando in Cile l’Italia vinse la Coppa Davis. Da allora il tennis ho iniziato a seguirlo,in seguito la racchetta è stata impugnata positivamente con grandi trionfi da parte di Borg e Wilander.
    Grazie della precisione cronologica,questa passione si riaccende.
    Sei molto brava nella descrizione dedicata agli sport che ti piacciono.
    Auguri per la tua carriera professionale,
    che la tua sensibilità che ti fa spalancare l’universo delle lettere,
    porti in questo 2017,ancora maggiori meritati successi.
    Un bacio,ti voglio bene!
    A presto amica mia!
    Mirco

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