D’umidità piena

filare-nella-nebbia

Su quello strato di luce che non c’è più si passeggia silenziosi.
Si pensa al vuoto, al ritmo del fiato, ci si concentra sul niente.

A volte l’aria che c’è intorno è capace di sorprendere.
Stasera è caliginosa, d’umidità piena, a tratti brumosa, laggiù.
Di una densità corporea, come fosse sostanza.
La si può guardare mentre acquista peso, pochi metri più in là,
vicino al canale di irrigazione. E’ lì che si deposita, fitta coltre sospesa
nell’oscurità, quella della sera precoce, che ha chiuso gli occhi già da un po’.

E’ così intima la campagna, i filari spogli, l’erba fradicia,
l’immobilità d’acqua stagnante, persino nei rivoli.

Mezz’ora a piedi lungo i fossi e poi si ricomincia.

 

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10 pensieri su “D’umidità piena

  1. La natura in essere è un luogo sacro.
    Ogni cosa è posta in modo corretto,
    solo coloro che hanno una sensibilità elevata.
    Riescono a percepirne l’essenza della vita,
    che come un film scorre sul nastro del tempo.

    Un caro saluto amica mia!
    Mirco

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