Dei momenti in cui Mina se ne frega, sa che c’è un problema, ma lo ignora, sperando che qualcuno se ne occupi o che si risolva da solo, nella più pura illusione.
Dei momenti in cui quel problema è solo suo, se lo carica saldamente sulle spalle, ne fa una missione da portare a termine, senza infingimenti.
Dei momenti in cui i problemi sono troppi e non c’è aria pulita che si frapponga, fra lei e loro. Non c’è una bolla sospesa in cui rinchiudersi, non il vuoto agognato, solo una pienezza greve che le gravita intorno.
In mezzo ci sta il mondo, la vita e la routine, i giorni e le banalità, gli impegni e i ritagli di riposo, che riposo non è mai. Il cuore è martellante, pulsa forte in fondo alla gola, nel centro dello stomaco, fin giù, nel ventre, quasi a togliere il respiro, un’apnea che fa paura.
C’è la volontà, coriacea, che arriva fino a sera, poi crolla sfinita con la testa sul cuscino, un soffitto da fissare, un mattino che non arriva mai.
So sad…
Mup! How much time! Welcome, even in a sad way….
Povera Mina, non le è concesso neanche il sollievo del sonno senza sogni…
A fissare il soffitto fin che spunta il sole….
tre momenti che sono chiodi conficcati in corpo e non c’è requie nemmeno nella notte.
ml
Nemmeno nelle ore buie, ml, nemmeno in quelle.
S.
Fa paura quell’apnea, l’ho provata ed è terribile. Mina sono con te!
Passo parola…. 😉
Ciao Maria!
Che ansia… Di notte i problemi diventano montagne insormontabili
E’ vero Andrea: la note amplifica, dilata, ingigantisce.
Bentornato! 🙂
Nuvole, troppe nuvole all’orizzonte!
Dicono che la notte è più scura prima del sorgere del sole, speriamo bene!
😉
Prima o poi sorgerà, o no? 😉