La sposa giovane

La sposa giovane

La musica è finita, combinazioni inedite di note non ne esistono più, tutte già scomposte e ricomposte in accordi ormai chiusi che partono e ritornano con le ondate e le mode. Così la letteratura, un nuovo narrare non è possibile, stili e forme son già tutti esplorati, spazi vuoti di ricerca non ce ne sono. Che sia retorica da luogo comune mi pare ovvio, soprattutto dopo aver letto La sposa giovane.

Alessandro Baricco ha inventato, ancora, ancora e ancora, qualcosa di nuovo che prima non c’era, qualcosa che ha a che fare con lo scrivere e anche col musicare.

Azzardo una definizione pomposa: “narrazione transeunte” ovvero narrazione che passa, per sua stessa essenza, da un personaggio all’altro, fra reggente e subordinata, fra le righe di un periodo, fra il soggetto e il complemento. E non c’è punto a capo, solo qualche virgola, ogni tanto.

Destabilizzarsi all’inizio è comprensibile, poi tutto diventa naturale, io che divento tu, egli che sembra noi, essi che sono lei, in una fluidità musicale che rasserena. Un testimone immaginario che passa di mano in mano fra i personaggi del romanzo, io narrante compreso, e che attraversa le pagine, in grazia di levità, librandosi leggero.

Così la trama rimane sullo sfondo, sfuggono i personaggi che piombano da mondi sconosciuti e dormono per anni interi, quelli che fanno del corpo un’arma per sedurre, quelli che vengono solo nominati e non compaiono mai. Fino alla fine, che è quella che ti aspetti e vuoi che sia così.

Con Baricco mi ero già riappacificata, ora faccio un piccolo inchino e chiudo il cerchio del ritorno.

“Ma con quello sguardo che conosco. Ce l’hanno un po’ tutti, intorno a te, quando sono mesi, magari anni, che lavori a un libro che non ha ancora letto nessuno. Sotto sotto pensano che tu non lo stia davvero scrivendo . Quel che si aspettano è trovarti nel cassetto una montagna di fogli con su scritto per migliaia di volte Il mattino ha l’oro in bocca. Bisogna vedere la sorpresa, quando scoprono che il libro l’hai scritto sul serio. Stronzi.”

https://righeorizzontali.wordpress.com/2014/05/18/tre-volte-allalba-per-mr-gwyn/

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8 pensieri su “La sposa giovane

  1. Penso che tu abbia riassunto bene quel che provo per Baricco. Mi ha emozionato, deluso, riconquistato con Mr Gwyn e ora non posso non leggere quel che scrive, anche se ho sempre paura che mi deluderà di nuovo. Non ho ancora letto “La sposa giovane” ma dall’estratto avevo capito che era un salto dell’ignoto.
    Hai letto anche Smith & Wesson per caso?

    • La sposa giovane mi ha fatto ritrovare il Baricco dei primi romanzi, quello che mi ha conquistata insegnandomi che la narrazione può vivere forme musicalmente e visivamente diverse.
      Smith & Wesson non l’ho letto, faceva parte del periodo di allontanamento. Tu si?
      Ciao Lisa! Buona estate, a Reggio fa un bel caldino….

      • Non l’ho ancora letto, aspetto di prendere entrambi in biblioteca quando tornerò a Reggio.
        Buona estate anche a te, mi han detto che ci son 35 gradi alle 8 di sera… non oso pensare alle 2 del pomeriggio! 😀

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