Torrioni medievali e palazzoni moderni, è nella città del vento che le monoposto volano a 378 km orari. Missili lanciati in un circuito cittadino di rigide prospettive fra le barriere e i muretti che lo circondano stretto.
La curva millimetrica nella salita impervia, il rettilineo infinito, i margini che si allargano e si restringono a dilatare il respiro dei piloti. Una Montecarlo che non è.
Comunicare con i team è assurdamente proibito, i pneumatici impercettibilmente oltrepassano la banda d’uscita dai box, la safety che tutti si aspettavano e che invece non c’è.
Ricciardo si spegne dopo il furore delle prove, Kimi costretto a fare gioco di squadra e a scontare una penalità, Lewis che non trova il manettino giusto per dare ritmo alla sua freccia d’argento.
E così Nico allunga le distanze.
Seb lo marca stretto, ma non basta.
Baku_08_non è una novità.
Me lo sono perso, accidenti!
Non è grave Alex! Ciao.