E’ su un’isola artificiale che si corre.
Seb è un fulmine scagliato da sinistra.
Le gomme rosse che nessuno si aspettava, il graining nero alla fine di ogni stint.
L’hammer time e la danza della pioggia con gli occhi incollati al monitor dei tempi.
E’ una gara di nervi, per chi sta in pista, per chi segue da fuori.
A crederci davvero non ci siamo più abituati.
Non è la pioggia che ci può aiutare, non la scaramanzia, non le gomme gialle degli altri. Dovremmo aiutarci da soli, con la nostra velocità, con la strategia delle menti, con la magia di cui ogni tanto siamo capaci.
L’impresa non riesce, la storia si ripete, ancora “se”, i soliti “ma”.
Montréal_07_ nemmeno stavolta.
Che partenza Seb! La strategia sembrava giusta, poi però….
…poi però non abbiamo fatto i conti con le gialle che non cedono!
non basta un pilota palluto se al muretto ci sono…….
….strani strateghi?
strani o incapaci ? Ai posteri l’ardua sentenza !! 🙂
Lo scopriremo presto.
Grazie ergatto 🙂
mannaggia, sembra sempre che sia la volta giusta! C’è sempre qualcosa che ci sfugge o che non riusciamo a prendere, la nostra “isola che non c’è” ….
Hai ragione Corrado, inseguiamo un miraggio, la vittoria è una chimera.
quest’anno va così, mi sto perdendo, non per scelta, le gare più avvincenti. Montreal (con Spa) è il mio circuito preferito e anche se la ferrari non ce l’ha fatta deve essere stata una gara avvincente, battaglia fino all’ultimo.
ml
Avvincente si, ma anche frustrante. Le speranze si affievoliscono. 😦