Se non fosse per la finestra aperta, tutt’intorno sarebbero confini.
Non ci sono pareti bianche, non c’è luce che scende dal soffitto, non c’è pavimento da calpestare. Trasparenti gli arredi, vuoti gli spazi che erano dei quadri.
C’è un cielo da guardare, la nebbiolina che dissolve con il rischiarare, le fronde in lontananza a sillabare un ritmo acerbo.
I suoni – l’udito si affina – sono gli esseri umani nelle case circostanti, è la natura incontenibile d’inizio estate, incauta nei mutamenti, inquieta nel suo fluire.
C’è il vento, soprattutto.
Non poter camminare è impedimento momentaneo, una condizione straniante che prima o poi avrà una fine.
Forse per questo è piena consapevolezza.
E anche se oggi piove, la finestra la voglio spalancata, che entri pure l’acqua, che mi si bagni la pelle, l’immobilità non è un limite, è una fessura dischiusa che apre spazi nell’interno.
Spalancata e dischiusa, sai far convivere gli opposti Ste, e questi mi piacciono molto.
Grazie Sally, periodo così.. 😉
ps: e i piedi?
Ci vuole tempo, ma torneranno quelli di sempre. Grazie!
Un abbraccio e un sorriso 🙂 🙂
l’immobilità imposta sguinzaglia gli occhi e affina l’udito a superare i confini, conquistare gli spazi aperti.
ml
E aiuta a riflettere meglio e a guardare oltre.
🙂
CHE ENTRI PURE L’ACQUA
L’acqua elemento base per la vita.
LA NOSTRA VITA.
Talvolta la imprechiamo,la sporchiamo, la buttiamo via,
mentre altre zone del pianeta sono assetate.
Che entri pure l’acqua,per purificare la nostra anima.
Naufrago in biblioteca di San Polo d’Enza
rispondo come fosse il mio messaggio in una bottiglia,
per approdare da un amica scrittrice autentica.
CIAO DA MIRCO
“..e il naufragar m’è dolce in questo mare”
o
come cantava Sting:
“I’ll send an S.O.S to the world
I hope that someone gets my
Message in a bottle”
Il tuo messaggio è pervenuto, amico mio poeta.
Un abbraccio!
S.
Grande consapevolezza.
Come in tutti i momenti di difficoltà. Grazie e benvenuto fra le mie righe!