Clangore

Clangore

Rumore sordo di ferri che stridono. L’eco risuona e si irradia potente.
Gli occhi schiudono lievi, intolleranti al fastidio di uno strepito rauco.
Debolmente le labbra si increspano, in una smorfia stonata di finto disgusto.
Le mani scacciano l’aria, di sibili densa e di presagi foriera.
La mente cerca risposo, nessuna invadenza, l’assenza ed il vuoto.

Clangore, che è in tutte le cose che hanno una forma, in ogni sussulto di rabbia e tormento, nel dire e non dire, nel vano aspettare.

Per l’assenza di dubbi è necessario il silenzio.

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12 pensieri su “Clangore

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