A quelle specie di feuilletton ottocenteschi che invece di essere a puntate sono riaccorpati in un unico blob, una volta all’anno mi ci dedico. E pure con una certa soddisfazione, una sorta di leggerezza fanciullesca che non implica un gran impegno in itinere, né rielaborazioni a posteriori.
Quest’anno è andata male, ho mancato l’appuntamento estivo con la saga famigliare. Niente di grave, d’accordo, però il retrogusto è sempre amaro quando si incappa nei libri sbagliati. E ancora più amare son le conseguenze che si traggono perché ad affrontare certe letture illudendosi di essere ancora ragazze ci si rende conto che il passare delle stagioni lascia segni irreversibili: si diventa più esigenti e meno tolleranti, soprattutto coi libri.
Ho preso in mano Sorellastre di Tara Hyland in giugno, niente da fare; poi in luglio, macché; ad agosto mi sono applicata davvero, oltre pagina 25 non sono andata. In questi giorni, stanca di vederlo ciondolare fra il divano e il comodino, l’ho affrontato di petto, ma a pagina 30 ho sventolato bandiera bianca. Ora che l’estate è finita posso lasciare Sorellastre a riposare in pace per un meritato (mio) letargo autunnale, lo intano nella libreria in terza fila, che la prossima estate, magari, mi scordo pure di averlo.
A chi fa di tutta la narrativa femminile un unico fascio, farei leggere Sorellastre, dalla prima all’ultima pagina e poi lo inviterei a riflettere, su certe differenze.
Le saghe familiari non si possono prendere alla leggera, a buttarsi il rischio è altissimo. Io andrei sul sicuro con un bel classico, sempre una garanzia. Che ne dici di un sempreverde “I fratelli Karamazov”?
Infatti mi sono buttata alla cieca e non avrei dovuto, ma prima di approdare ai tuoi “russi”, lascio passare ancora qualche anno… 😉
Hai ragione Ste, c’è lettura femminile e lettura femminilie….facciamo i dovuti distinguo!
….e mettiamo i puntini sulle i!
Ben detto! 😉
😉
Peccato, traducono questi romanzi illeggibili e non traducono “Sisterland” di Curtis Sittenfeld, che invece è un capolavoro.
E’ una delle tue meravigliose (e invidiatissime) letture in lingua?
Io come saghe andrei su “Buddenbrook ” di Mann… 😉
Un must intramontabile, da leggere e rileggere. Concordo Vanni, è una saga di qualità elevatissima. 🙂
E’ vero una storia epica, scritta da un grande maestro! 🙂
🙂
Ciao Stefania,
libri sbagliati….
capita sovente anche a me di leggere tomi che non so come rivoltarli,
a volte li prendo a metà…. oppure leggo già il finale….
niente da fare… sono indigesti come i libri che ti “obbligavano” a leggere
alla scuola dell’ obbligo.
Sarà la prossima volta!!!!
Ciao Stefania,
continua ad illuminarmi con i tuoi consigli per la lettura!
Mirco
Proprio così Mirco, quando non sai “come rivoltarli” è meglio lasciarli perdere.
Un abbraccio!