La prova del miele

La prova del miele

L’ho trovato immobile, un romanzo ostinato, fatto di frammenti assemblati, di ricordi altalenanti, di ispirate citazioni. La narrazione statica è impresa ardua. Quando una trama vera e propria non c’è, i rischi sono altissimi, di non farsi capire, di essere travisati, di stancare. Quando, però, disseminate fra i capitoli, si incontrano verità lampanti, allora il valore si dispiega agli occhi di chi legge e ci si dimentica persino della mancanza di una storia.

Ha avuto diverse vite La prova del miele, il breve romanzo della poetessa siriana Salwa Al-Neimi che descrive il ruolo del sesso nella società araba odierna ed il suo intrecciarsi con la tradizione dei testi arabi erotici. Ha vissuto la vita del libro a cui la Apple ha boicottato la copertina della versione in lingua inglese perché il sedere femminile immortalato era giudicato “inappropriato”, ha vissuto la vita del libro scandalo, censurato nella quasi totalità dei paesi arabi e la vita del libro che, nel resto del mondo, ha venduto milioni di copie.

Niente di scandaloso, di volgare, di oltraggioso ho trovato ne La prova del miele.
Anzi, ho colto passaggi delicati e intuizioni profonde che raccontano con garbo l’animo femminile e che chiariscono come l’eros possa influenzare la vita di una donna nella profondità dei sentimenti.

Non lo rileggerei per intero, ma alcuni frammenti li manderò a memoria.

 “Quando il Pensatore se n’è andato, gli ho augurato di morire. Ho costruito una bara e me lo sono nascosta nel cuore. Dovevo proteggermi. Mi sono protetta morendo. Quand’è che sono risorta dal nulla?”

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12 pensieri su “La prova del miele

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