Ha la sagoma di una zampa, una piccola macchia, bianca su bianco. Se ne formano tante sulla melamina resistente del piano di lavoro della cucina immacolata di Sabrina. Impronte d’acqua che possono penetrare o evaporare, come le sue preoccupazioni. Potrebbe scegliere di lasciarle entrare o di respingerle quelle zampate di angoscia che tentano di affondare gli artigli nel suo equilibrio effimero. Vorrebbe scagliarle lontano, dissolverle nell’aria, ridurle in polvere. E invece scavano, feriscono, sanguinano.
Sabrina, ferma immobile fra il fornello e il lavandino, fissa a lungo quell’impronta. Sa che è solo un fluido, un liquido innocuo circoscritto da confini casuali, eppure le sembra la rappresentazione perfetta del tormento, dell’indecisione, dell’impotenza di fronte agli eventi. Gocce d’acqua cadute a caso, imbrigliate come bolle d’aria che non sfogano il respiro. E’ così che si sente Sabrina, senza fiato, incapace di trovare soluzioni ai problemi che la circondano: al lavoro che non c’è, agli affetti che soffrono, ai dolori che si amplificano.
Pensa alla sua amica Rita, forte nella sua chioma ramata, docile nel suo carattere affabile. Vorrebbe avere la sua apertura mentale, la sua dolcezza, la sua praticità. Vorrebbe, almeno una volta nella vita, provare ad essere diversa, vestire i panni di un’altra, di una capace di guardare avanti e di lasciarsi la sorte alle spalle.
Vorrebbe trovare un’altra Sabrina dentro quelle piccole gocce a forma di zampa, imprigionare il destino in una bolla asfittica e spezzarne i confini, per ricominciare, finalmente, a respirare.
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Bel post….complimenti 😆
Grazie, sei molto gentile. 🙂
Anch’io mi sento in apnea in questo periodo.
Quando si avvicinano le feste è così per tanti, la mancanza di fiato e la tristezza serpeggiante ci fanno compagnia.
Infatti, ho proprio la malinconia addosso, come Sabrina.
…allora ti abbraccio, cara Sally.
Grazie, ricambio con affetto 🙂
Bello questo post, mi è piaciuto molto!
Grazie Elena, contenta che ti sia piaciuto. 🙂
mi chiedo se quelle cinque gocce (di latte?) siano cadute sul piano prima dei pensieri o siano un’abile ricostruzione materiale (e traduzione) di pensieri già sgorgati dalla mente. in ogni caso le parole lasciano la medesima impronta delle gocce, vi si adattano esattamente.
ml
Gocce d’acqua formatesi per caso, i pensieri si sono infilati dentro.
Grazie.
Bello, bello, bello……quante persone si riconosceranno in Sabrina !!!!!!
Grazie, grazie, grazie….l’ho pensato anch’io, uomini e donne di tutte le età potrebbero riconoscersi in Sabrina e in quel che prova.
che carino, bella storia! bella foto!
Grazie Lisa, è uno scatto fatto al volo, ma è venuto bene.