Che poi la vita, quando si è fatti così, quando la testa tende a raziocinare in continuazione, ti sottopone sequele infinite di domande.
Te le ritrovi nel bicchiere, fra i calzini, sul cuscino, ovunque.
Interrogativi perpetui e persistenti che oscurano la fantasia, che logorano la libertà.
Bisogna saperli fermare, bisogna fermarsi.
Marco, Elena, Gabriele, Roberta, Elisa, Lisa, Ferro.
Intorno a una tavola apparecchiata, ascolto le vostre voci e canto Vasco.
Un senso, per noi.
Senti che bel vento
sai che cosa penso?
domani un altro giorno
arriverà
Bel momento 🙂
Si, Drimer, gran bel momento. Grazie!
Non che sia scorretto, ma quel “raziocinare” lo trovo urticante, anche se riconosco che li’ ha la sua funzione di azione martellante.
ml
E’ proprio quello il “senso” 🙂
Cara Stefania
esistere sentendo ogni mattina il rumore dei propri passi, in questo caotico presente
che assume le sembianze di un vortice impetuoso di nullità.
Noi siamo vivi, noi siamo presenti.
Con la nostra ipersensibilità, diamo un senso alla vita.
A nostre spese spesso mettiamo a repentaglio la nostra incolumità fisica,
per contrastare ciò che ogni giorno ci viene tolto.
Francesco Guccini ha pubblicato il secondo dizionario delle cose perdute.
In copertina c’è un telefono con i numeri da ruotare!!!!!
Anche la magia della cabina telefonica, (quella di noi adolescenti quando chiamavamo
all’insaputa dei genitori i nostri primi rapporti di amicizia.)
Disposta in piazza ho in qualche angolo di strada comune. Tende a scomparire.
Manifestare il nostro io… quotidianamente.
Questo per dare alla vita un senso.
Non lasciamoci rubare la speranza dice Papa Francesco.
Dopo l’abisso in cui siamo sprofondati, esiste la risalita.
Questo ha un senso.
Ciao Stefania!
Il tuo amico Mirco
Si, Mirco, ha un senso. Ciò che mi racconti, ciò che dici e ti viene dal cuore ha un senso reale e commovente. Sei un combattente, un uomo coraggioso, la cui straordinaria sensibilità è fonte feconda e profonda di bellezza. Quella bellezza che riesci a leggere nel mondo coi tuoi occhi di poeta e a trasmettere a noi lettori coi tuoi versi d’incanto. Questo ha un senso! Hai ragione, siamo vivi, siamo presenti. Grazie, ti abbraccio forte amico caro!
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